Spesso ci troviamo intrappolati in una routine che sembra soddisfare le aspettative degli altri, ma che ci lascia con un senso di vuoto interiore.
Quante volte ci preoccupiamo del giudizio altrui, di rispettare le regole imposte dalla società, dimenticandoci della persona più importante della nostra vita: noi stessi?
Perché ci dimentichiamo di noi?
Forse perché abbiamo paura di ciò che troveremmo se ci guardassimo dentro veramente?
Forse perché è più semplice seguire un sentiero già tracciato, anche se non ci appartiene? La libertà richiede coraggio, e quel coraggio spesso ci spaventa. Ma è proprio in quei momenti di crisi, quando ci sentiamo persi, che possiamo trovare l’opportunità di riprenderci la nostra vita.
Riprendere in mano la propria vita significa innanzitutto fermarsi e ascoltare se stessi. Il corpo e la mente ci mandano segnali quando qualcosa non va: stanchezza cronica, mancanza di motivazione, stress continuo. Sono campanelli d’allarme che ci avvisano che è il momento di fare una pausa e riflettere.
La mia storia potrebbe sembrare quella di molte altre donne: una vita apparentemente perfetta, una carriera brillante, una famiglia felice. Ma dietro quella facciata di successo, c’era una donna che si era completamente dimenticata di se stessa.
Metà siciliana, metà francese con origini greche, sono cresciuta in Sicilia con un’educazione molto rigida. La mia educazione mi ha insegnato a essere una super-woman, a non fermarmi mai, a perseguire l’eccellenza in ogni campo. E così ho fatto: carriera, famiglia, tutto sembrava andare per il meglio. Ma dentro di me sentivo un vuoto, un’inquietudine che non riuscivo a ignorare.
Come molte donne, ero alla continua ricerca di riconoscimento, completamente dedicata agli altri, ma questo mi ha portato a un punto di rottura. Il mio corpo ha iniziato a ribellarsi, mandandomi segnali inequivocabili: stavo esaurendo le energie, stavo soffocando sotto il peso delle aspettative.
La svolta è arrivata quando ho deciso di prendermi un anno sabbatico e cambiare vita.
È stato un atto di coraggio, un salto nel vuoto, ma sentivo che dovevo farlo per sopravvivere. Ho lasciato tutto e sono partita per Sedona, nel deserto dell’Arizona. Lì, immersa nella natura selvaggia, lontano da tutto ciò che conoscevo, ho trovato finalmente me stessa. Ho scoperto i miei talenti, ho capito che la mia vocazione era aiutare gli altri a fare lo stesso viaggio di riscoperta interiore.
Il viaggio non è stato facile. Ho dovuto affrontare numerose sfide, inclusa la chiusura della mia azienda nel 2009, un evento che avrebbe potuto schiacciarmi, ma che invece mi ha reso più forte. Da quella crisi è nata una nuova me, una donna consapevole dei propri limiti ma anche delle proprie immense potenzialità. Ho trovato la mia strada come coach, dedicandomi ad aiutare le persone a scoprire e valorizzare i propri talenti. È per questo che ho fondato l’associazione “1000000 ripartenze onlus”, per sostenere chi ha vissuto fallimenti e aiutarli a ricostruire la propria vita su basi più solide e autentiche.
La felicità è una scelta quotidiana. Molte volte ti senti bloccata ma non possiamo aspettare che arrivi dall’esterno; dobbiamo coltivarla dentro di noi. Non trascurare mai te stesso, perché solo ascoltando la tua voce interiore puoi davvero cominciare a brillare. La vita è tua, riprendila in mano e rendila il capolavoro che meriti.
Ricorda: il coraggio di essere felici è la chiave per una vita autentica e piena di significato.
E tu sei riuscito a trovare le tue passioni? scrivimi le tue esperienze su questo tema, e come ci sei riuscito. Se hai domande scrivimi e ti risponderò!