Lo smart working ha assunto un'importanza crescente nella forza lavoro e lo sarà sempre di più: “Progetti di smart working strutturati o informali sono presenti nell'81% delle grandi imprese nel 53% delle Pmi dice l'Osservatorio. La conseguenza è che si svilupperanno sempre più forme ibride di lavoro, bisogna passare quindi da modelli di conteggio delle ore di lavoro a un modello orientato
sempre più al risultato contando sulla motivazione, l’energia e il coinvolgimento dei dipendenti che a distanza si regoleranno il loro ritmo di lavoro.
Il coinvolgimento o l’Engagement, che misura la soddisfazione del dipendente del proprio posto di lavoro e indica la misura del coinvolgimento emotivo delle risorse nei confronti dell’azienda, diventerà sempre più importante . Le tre categorie misurate sono: gli Engaged: persone coinvolte e motivate, che lavorano con passione. Disengaged: persone che danno il loro tempo ma non la
loro energia, non vanno oltre l’orario di lavoro , gli Actively disengaged, persone che remano contro, parlano male dell’azienda, sono insoddisfatti.
Purtroppo l’Italia, è l’ultima della classe in Europa, secondo Gallup il livello di
engagement è pari solo al 5% , in netto calo rispetto agli anni precedenti, e con un
95% di persone disengaged . Tuttavia il disengagement è un costo importante di
mancata produttività per l’azienda e rappresenta il 18% della massa salariale dei
disengaged, che per una realtà di 50 persone sarebbe pari all’incirca a 250.000
Euro/anno