Persona Multipotenziale - E' un dono non un problema

Multipotenziale: “Hai troppe passioni? Non è un problema, è un superpotere.”

persona multipotenziale

Di staff

22 Mag - 9 min lettura

 

Se stai leggendo queste righe, probabilmente sei una di quelle persone che si entusiasmano per mille cose. Ti piace scrivere, ma anche parlare in pubblico. Ti affascina l’arte, ma ti piace anche progettare, insegnare, organizzare. Sei attratta dal coaching, ma anche dal marketing, dalla psicologia, dall’innovazione sociale. Ogni volta che ti immergi in un nuovo mondo, ti sembra che “quello sia il tuo destino”.

Poi però arriva il momento di scegliere. E lì ti blocchi. Perché scegliere una direzione significa – almeno apparentemente – abbandonare tutte le altre. È come se per ogni sì dovessi dire mille no. E questo ti paralizza.

Ti sei mai sentita dire: “Devi solo concentrarti su una cosa” oppure “Se fai troppe cose, non farai bene niente”? Queste frasi possono ferire profondamente una persona multipotenziale. Perché non parlano la sua lingua. Non colgono la complessità, la ricchezza, la bellezza di una mente che funziona per connessioni, per salti creativi, per contaminazioni.

Multipotenziale: non confondere il dono con il problema

Multipotenziale non significa indecisa o dispersiva. Significa avere più fonti di entusiasmo, più aree di talento, più direzioni potenziali da esplorare. Ma attenzione: per trasformare questo dono in una vera forza, serve una bussola.

È qui che entra in gioco il lavoro di consapevolezza sui talenti.

Come spiega il metodo Shine, ideato da Fiorella Pallas, ogni persona ha una combinazione unica di talenti comportamentali, ovvero modalità naturali di pensare, sentire e agire che generano risultati. Conoscere questi talenti ti permette di riconoscere in cosa eccelli spontaneamente e di costruire un percorso che li metta a frutto – senza dover scegliere una sola strada, ma imparando a prioritizzare e a orchestrare le tue passioni secondo una strategia.

 

Il momento della verità: “Cosa mi ha sempre fatto battere il cuore?”

Molte persone arrivano al punto di sentirsi “spente”. Non è che non abbiano talenti. È che li hanno trascurati, ignorati, repressi per troppo tempo. Magari hanno seguito il percorso sicuro, quello previsto, quello approvato dai genitori, dalla scuola, dalla società. Hanno fatto tutto “per bene”… eppure si sentono perse.

La verità è che puoi anche avere una carriera stabile, una bella casa, una famiglia amorevole… ma se non stai vivendo in connessione con ciò che ti accende, ti sentirai sempre incompleta.

Quello che propongo in questo percorso – e che ho vissuto sulla mia pelle – è proprio un ritorno a quel luogo interiore dove abitano le domande più vere. Una di queste è: “Cosa mi ha sempre fatto battere il cuore?” Forse lo hai dimenticato. Forse è sepolto sotto anni di doveri e abitudini. Ma se ti fermi, e ascolti… quella voce è ancora lì.

Scriverlo, anche solo per te stessa, può essere il primo passo. Non per scegliere “la” passione definitiva, ma per riconnetterti a te stessa e iniziare a camminare nella tua direzione.

“Passioni e talenti: la combinazione che ti fa brillare”

Spesso si fa confusione tra passioni e talenti. Eppure, saperli distinguere è fondamentale se vuoi costruire una vita che ti somigli davvero.

  • Le passioni rispondono alla domanda: “Cosa mi piace fare?”. Sono attività, temi, mondi che ti attraggono, che ti incuriosiscono, che ti fanno perdere la nozione del tempo.
  • I talenti, invece, rispondono alla domanda: “Come faccio le cose, quando le faccio bene?” Sono modalità comportamentali che ti vengono spontanee e che producono risultati efficaci. Sono il tuo stile unico di agire, pensare, sentire.

 Per esempio: potresti essere appassionata di scrittura e avere un talento per la sintesi o per la narrazione emotiva. Oppure potresti amare la moda, e avere un talento per la visionarietà o per il gusto estetico. Un’altra persona, nella stessa passione, avrebbe un talento diverso: organizzazione, precisione, analisi delle tendenze.

Ecco perché non basta conoscere la tua passione: serve capire anche come ti esprimi al meglio in quell’ambito. E qui entrano in gioco i talenti comportamentali.

Un sistema che non ci insegna a riconoscere i talenti

Il paradosso è che i talenti li usiamo ogni giorno – ma proprio perché ci vengono naturali, spesso non li riconosciamo. Pensiamo che “sia normale” fare bene certe cose, e non diamo loro valore.

Eppure, se c’è una verità che ogni persona talentuosa dovrebbe tenere a mente è questa:

“Ciò che per te è facile, per altri è difficile.”

Il problema è che la scuola e il sistema educativo ci hanno insegnato l’opposto. Ci hanno detto che dobbiamo “aggiustare le nostre debolezze”. Se eri brava in filosofia ma andavi male in matematica, ti riempivano di ripetizioni di matematica. Invece di farti sbocciare nei tuoi punti di forza, ti portavano a colmare i gap. Così, pian piano, hai imparato a ignorare ciò in cui sei forte e a focalizzarti su ciò che “non va”.

E questo schema mentale ce lo portiamo anche nel mondo del lavoro, dove ci valutano per le aree di miglioramento, anziché per le aree di eccellenza.

Il talento non è un lusso per pochi

Un altro grande malinteso riguarda il significato stesso di “talento”. Ci hanno fatto credere che sia qualcosa di eccezionale, riservato agli artisti, agli atleti, ai geni. In realtà, tutti hanno talenti. Tutti. Anche tu. Solo che spesso sono stati etichettati come “caratteristiche”, “difetti”, “attitudini”, senza il riconoscimento e la valorizzazione che meritano.

Ecco alcuni esempi di talenti comportamentali:

  • Empatia

  • Pensiero strategico

  • Determinazione

  • Comunicazione

  • Visione

  • Creatività

  • Organizzazione

  • Problem solving

Questi talenti non sono “misteriosi”: si riconoscono attraverso la ricorrenza (li usi spesso) e la spontaneità (li usi senza sforzo). Quando affronti una situazione difficile, come reagisci? Se il tuo primo istinto è capire le emozioni dell’altro, probabilmente hai un talento empatico. Se ti vengono subito mille idee creative, è un talento creativo. Se analizzi tutto nei minimi dettagli, forse hai un talento analitico.

Quando i talenti incontrano le passioni… nasce la magia

Il punto è questo: i talenti sono al servizio delle passioni. Non puoi vivere pienamente una passione se non sai come esprimerla con efficacia. E viceversa, un talento senza passione si spegne.

Un esempio semplice: puoi avere un talento naturale nella comunicazione, ma se lavori in un contesto che non ti interessa, la tua energia si abbassa, e quel talento perde forza. Ma se metti la tua comunicazione al servizio di un tema che ti appassiona – l’educazione, il benessere, l’ambiente – allora brilli.

Questo incontro tra “ciò che ami” e “ciò che sai fare bene” è il cuore del metodo Shine: uno strumento potente per aiutarti a scoprire, allenare e applicare i tuoi talenti, con l’obiettivo di costruire una vita (e un lavoro) che ti facciano sentire pienamente te stessa.


Autrice Articolo –  Fiorella Pallas

Fiorella Pallas Consulente HR. Shine, talent coach & trainer. Ognuno di noi possiede dei talenti unici. Io ti aiuto a scoprirli, valorizzarli ed utilizzarli al meglio.