Possiamo aspettare, sperare che tutto o in parte torni come prima e io non debba cambiare troppo.
Questo è ciò che speriamo segretamente, affrontare il cambiamento non piace a noi umani, ma è l’essenza della vita, è il nostro potere più grande. Imparare a vedere la bellezza collaterale è una possibile strada, quella che ho intrapreso tanti anni fa …
L’aspetto delle cose cambia secondo il modo in cui lo guardiamo , e cosi il bruco può vedere la fine del suo mondo , mentre gli altri vedono la nascita di una farfalla.
Quando ho fallito a dicembre del 2010 con la mia impresa, ero il bruco, credevo fosse la fine di tutto, accogliere quell’esperienza è stata una delle sfide più difficili con cui mi sono confrontata.
Allenarmi a percepire la dualità di ogni esperienza, mi ha permesso di vedere l’altro panorama, l’altro lato della medaglia, quello che esiste in ogni cosa: dal nero al bianco, dal vuoto al pieno, dal buio alla luce. Spesso però ci scordiamo di farlo, perché non amiamo cambiare, o perlomeno siamo molto bravi a farlo al contrario: vediamo bene il nero, il vuoto, il buio….
Noi ci aggrappiamo al vecchio invece di accogliere i possibili nuovi scenari: quali strategie stiamo mettendo in atto per ripartire? Quali sono le azioni e le reazioni che stiamo adottando per essere proattivi di fronte al cambiamento?
Imparare a danzare con il cambiamento e cogliere la bellezza collaterale di ciò che mi era accaduto mi ha permesso di muovere i primi passi, di ricostruire nuove cose, di pensare in modo diverso..e cosi passo dopo passo è successo l’impossibile quando, 9 anni dopo, Forbes mi ha citato nella lista delle 100 donne di successo l’anno scorso.
“Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono dei ripari, altri costruiscono dei mulini a vento”.
[Proverbio Cinese]
Il cambiamento è un nuovo schema. Una nuova visione. Questa è l’energia costruttiva, che riesce ad uscire fuori in situazioni “distruttive”: un licenziamento, un cambio di direzione, un fallimento, il covid19, insomma qualunque circostanza dia una scossa dalla nostra stasi vitale.
Questo è il momento delle grandi idee, questo è il momento di cogliere la bellezza collaterale di tutto ciò che ci circonda, questo è il mio modo di affrontare il cambiamento.